29 mag 2025
COME IL METAL ITALIANO E' DIVENTATO SE STESSO - 50 dischi per conoscere il metal italiano (new edition available!)
27 mag 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: LAMENTATION
22 mag 2025
INCINERATION FESTIVAL 2025 (LONDON, 03/05/2025)
Nel 2022 c'erano stati gli Emperor e fu scontato andarci anche se il resto del bill era del tutto irrilevante, tanto che il mio approccio non fu molto "da festival": semplicemente andai per assistere ad un concerto degli Emperor con un paio di gruppi a fare da spalla. Nel 2023, invece, i nomi in cartellone erano ben più accattivanti e per questo il tutto divenne un'avvincente staffetta che vedeva messi in fila Asphyx, Profanatica, Rotting Christ, Suffocation, Enslaved, King Dude e Marduk. Nel 2024 non ci sono nemmeno andato (la line-up allora non mi convinse per nulla, con gli Amorphis a condurre le danze seguiti da nomi di scarsa rilevanza).
17 mag 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: WONGRAVEN
Nel 1995 il black metal norvegese viveva già una fase di piena maturità, anzi, di post-maturità, visto che nei due anni appena precedenti i nomi di punta della scena avevano rilasciato i loro lavori più significativi e seminali, certificando il consolidamento di determinati tratti stilistici (che, detto per inciso, sarebbero divenuti i codici identitari del black metal per come lo conosciamo oggi). Nel 1995, dunque, la Norvegia era già abbastanza “avanti” nel suo cammino e poteva già permettersi di guardare altrove e tentare nuove strade che permettessero di superare quegli stessi stilemi forgiati negli anni appena precedenti. Un’opera emblematica in questo senso fu “Bergtatt” degli Ulver, lavoro in cui si spingeva ulteriormente oltre la commistione fra black metal e folk. Il folk, del resto, aveva già fatto capolino in diverse produzioni precedenti (si pensi a certe uscite acustiche degli Enslaved), connaturandosi fin dall'inizio con un ingrediente che ben si sposava alla visione artistica del black metal.
12 mag 2025
VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - NUMENOR_GLI UOMINI: TRA MORTE E LIBERO ARBITRIO
Viaggio nel metal 'tolkieniano' - 4) NÚMENOR - "Sword and Sorcery" (2015)
"Come ricompensa per le loro sofferenze nella lotta
contro Morgoth, i Valar, i guardiani del mondo, donarono agli Edain una terra
dove potessero vivere al riparo dei pericoli della Terra di Mezzo. La maggior
parte di essi attraversò il mare; guidati dalla Stella di Eärendil, giunsero
alla grande isola di Elenna, la più occidentale delle Terre mortali. Ivi
fondarono il reame di Númenor."
"Eru volle dunque che i cuori degli Uomini
indagassero oltre il mondo e che in questo essi mai trovassero pace; ma che possedessero
la virtù di dare forma alla propria vita, tra le potenze e i casi del
mondo, oltre la Musica degli Ainur, la quale è come un destino per tutte le
altre creature […] Uno di questi doni di libertà consiste nel fatto che
i figli degli Uomini abitano solo per breve tempo nel mondo vivente e che
non sono vincolati a esso, e che lo lasciano presto, per andare dove gli
Elfi non sanno. [...] Morte è il loro destino, il
dono di Ilùvatar, che, con il consumarsi del Tempo, persino le Potenze
invidieranno."
Eru, Valar, Elfi, Hobbit. Per ora abbiamo trattato, con più
o meno dovizia di particolari, queste figure del Legendarium.
Ma oggi si cambia target. Oggi parliamo di noi.
Parliamo degli Uomini.
E parlare di Uomini significa parlare, inevitabilmente, del
Regno di Númenor. E del luogo in cui tale regno fu fondato: Elenna,
l’isola a cinque punte.
7 mag 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: PAZUZU
Angeli e demoni...ed ancora demoni: Pazuzu, "And All Was Silent..." (1994)
2 mag 2025
"THE SHROUDS": CRONENBERG E IL DEATH METAL CONTEMPORANEO
Il nuovo film di Cronenberg, "The Shrouds" (letteralmente I sudari), è una buona rappresentazione, molto concettuale come nello stile più recente del regista, del rapporto col pensiero della morte.
Cronenberg è un regista che da sempre riflette sul senso ultimo della “materia”, partendo dal tema della malattia che disintegra il corpo, la matericità dei sentimenti e degli stati d’animo ("Brood - La covata malefica"), la suddivisione dell’individuo in più parti di sé complementari o doppie ("Inseparabili"), la metamorfosi dell’uomo in qualcosa di diverso e più consapevole ("Videodrome", "La mosca") con esiti in aberrazioni o mostruosità. Ad un certo punto il tutto diventa meno visuale, o meglio sempre visuale ma più metaforico, cosicché ci si sposta verso l’indagine sull’ineluttabilità del proprio sé, che come un tumore avviluppa il cambiamento e lo stritola da dentro ("A History of Violence"), l’illusione del controllo della mente e la concretezza della follia, rispetto a cui non c’è una terza via (Maps to the Stars"), e così via.