Tocca scrivere anche sul Necronomicon, a rischio di compromettere per sempre una fonte inesauribile, anche perché indefinita, di spunti e sollecitazioni alla fantasia. L'illusionismo dello pseudo-biblion è un'operazione che funziona bene: nessuno crederebbe che esista un personaggio dei fumetti, è invece più credibile che esista una realtà fittizia che gli è costruita intorno.
Ad esempio, Paperino non
esiste, ma su Paperopoli già ho quel mezzo secondo di incertezza in
più. Niente di strano che quindi nessuno ritenga realmente esistiti
i personaggi di Lovecraft, ma l'arabo pazzo e la sua
guida ai rituali
negromantici, il “Necronomicon”, siano quasi divenuti una realtà
storica assodata. La pagina di wikipedia ne riporta la foto (“come
immaginato e realizzato da un fan”), e precisa che è uno libro
inventato “ma citato come fosse vero”. Lo stesso autore della
pagina non riesce a capacitarsi di come un libro inventato possa
essere “come vero”...e quindi l'illusione ha attecchito in
maniera preoccupante. Infatti, prendiamo il paragrafo sul nome: si
dice che secondo Lovecraft (ovvero l'unico in grado di dirci alcunché
del Necronomicon, visto che l'ha inventato lui), il nome vorrebbe
dire “sulle leggi dei morti”, ma si valutano poi altre etimologie
(delirio puro).
Naturalmente, l'illusione
scattò subito, e già ai tempi di Lovecraft iniziò la dietrologia
sulla reale esistenza del Necronomicon, magari sotto altro nome.
Ricordo bene che comprai
un testo sul Necronomicon ad una “libreria esoterica” a Viareggio
(George Hay), più che esaustivo, che sostanzialmente cercava di
ricostruirne i contenuti o le fonti come se fosse sì un'invenzione,
ma derivata da elementi della tradizione mesopotamica. Precisiamo che
l'arabo pazzo Alhazred nella finzione si muove tra Yemen e Siria, e
che la prima ipotesi sul vero Necronomicon ne indicava la matrice
massonica. D'altra parte, come già dicemmo a proposito di Crowley,
il confine tra l'esoterismo reale e il fittizio è inesistente sul
piano teorico. Mentre sul piano storico un libro falso è falso, sul
piano esoterico una incognita resta sempre tale.
Tutto questo casino
inutile deriva dal fatto che altri autori hanno poi ripreso
l'invenzione, con la conseguenza che alla fine, se non c'è una
storia del Necronomicon come libro, c'è una storia della sua
fantasia, come un sogno a più mani. Prima ci si sono messi i
colleghi di Lovecraft, scrittori, poi sono arrivati gli altri, tra
cui i nostri beniamini. Una parte del corpus attuale fittizio sul
Necronomicon è quindi opera ad esempio dei Morbid Angel, che
ampliano il pantheon in maniera selvaggia e incontrollata.
La situazione dei
personaggi del Necronomicon, i “Grandi Antichi”, è attualmente
simile a quella dei Pokemon. Sono virtuali, ma la gente li cerca in
giro per il mondo. Sono meno numerosi dei Pokemon e si nascondono,
anzi non è chiaro perché andarli a cercare visto che chi li ha
incontrati non si è mai trovato bene. Per essere degli dei
archetipici di elementi naturali sono decisamente diventati troppi
(67) e dovrebbero peraltro anche essere grossotti, quindi non si sa
bene dove entrino.
Limitiamoci a spulciare
la lista fornita da wikipedia e a estrapolare quelli “metallicamente”
rilevanti. Cthulhu è ormai arcinoto, ha ispirato perfino un gioco da
tavolo e quindi non può cadere più in basso. Reso famoso dallo
strumentale dei Metallica (ispirato al titolo del racconto di
Lovecraft), Chthulhu (storpiato dai Morbid Angel come Kutulu) è un
dio dormiente, incazzoso solo quando affiora insieme al suo regno
sommerso, giusto il tempo di una boccata d'aria, ogni eone, eone e
mezzo. Avrebbe forma di un polpo alato..in realtà il gioco
immaginifico di Lovecraft è sempre quello di lasciare le forme e le
sembianze abbastanza indefinite e a suggerirne mostruosità che non
si possono rendere a parole. Il concetto di dio dormiente, che
attende un ritorno e rappresenta il sogno “nella sepolta città di
R'yeh il morto Chthulhu attende sognando”, sembrerebbe estendibile
agli interi Antichi, indicati talora come “liers in wait”, cioè
coloro che giacciono in attesa. Non risulta che però il ritorno
degli Antichi debba coincidere con un'era particolare, se mai con il
caos, cioè la vita umana è il risultato della segregazione degli
Antichi (caos) fuori dai confini, mentre il ponte con questa realtà
primigenia (il caso che genera la vita) è il sogno.
Una teoria affascinante,
narrata nel cosiddetto “ciclo di Chthulhu” ma in realtà
anticipata dalla prima produzione di Lovecraft, in cui si illustrava
un mondo onirico con personaggi intermedi, specie di “semidei”,
cioè uomini trasfigurati che dalla realtà scomparivano “dentro”
la dimensione del sogno. Così lo scemo del villaggio de “Oltre il
muro del sonno”, Celephais, ma anche uno che assume il nome di
Azathoth. Esistono quindi gli Antichi e i semidei, a testimonianza di
questa intercomunicazione eccezionale tra caos e ordine reale.
Dagon è una divinità
sottomarina, al pari di Chthulhu. Nel film omonimo è adorato da un
villaggio di pescatori, e vende loro la ricchezza terrena in cambio
di una loro progressiva trasformazione in uomini-pesce. Il
protagonista rischia di trombarsi una donna-calamaro. Hastur
è colui che non deve essere nominato, e quindi abbiamo già toppato.
Gol-goroth, ispiratore di
un dei gruppi di punta del black metal, appare come un gigantesco
rospo nero luminescente.C'è
anche il rospo peloso, anche lui dormiente, Tsashoggua. E il rospo
alato, Zvilpogghua. Ma l'Antico più temibile è Saa'itii, che appare
come un gigante maiale spettrale. Il
più misterioso è Cxaxukluth, che appare “simile a
Azathoth” (non ve lo so
confermare, appena lo localizzo con Pokemon Go ve ne darò notizia).
Il più subdolo, Byatis, noto agli amici come “il rospo di
Berkeley”, che però usa manifestarsi come granchio dalla
proboscide.
La
cosa più vicina alle figure dei Grandi Antichi sono una serie di
giocattoli gommosi da distributore automatico, che usavano negli anni
'70, detti i rubber uglies: mostriciattoli oleosi polimorfi, spesso
dotati di tentacoli e propaggini varie.
Capirete quindi perché
poi l'unica interpretazione seria del Necronomicon sia quella di
Raimi, non tanto ne “La Casa”, quando ne “L'armata delle
Tenebre”, un film che nella videoteca dei Morbid Angel è
classificato tra gli storico-drammatici, ma non gliene facciamo una
colpa. Poveri Morbid, si sono limitati in fondo a inventare qualche
nome strampalato e a mescolare i veri dei sumeri e assiri con quelli
finti, semplicemente senza porsi il problema. Da noi del resto c'è
gente convinta che il Necronomicon esista perché ne parlava anche
Dylan Dog.
A cura del Dottore