Il nuovo millennio accoglie il disco che mette i Symphony X
nello status di gruppo di punta progressive e sinfonico nel Metal. Ho la
sensazione, ma forse è solo una mia sensazione, che sia considerato da pubblico e critica come un bel
disco, ma meno centrato dei precedenti capolavori, mentre a mio modo di
vedere è il passo di svolta della band.
Michael Le Pond al basso e Jason Rullo alla batteria sono adesso i degni compagni di viaggio del duo Romeo-Pinnella, peraltro al loro apice di intesa, ma anche compositivo. Allen è sempre uno dei migliori cantanti in circolazione, quindi il mix è perfetto.
A parte un artwork superficiale, il disco presenta il salto di qualità dei
Symphony X e le ragioni sono molteplici. In primo luogo si allontana il fantasma Dream Theater, si rafforza il loro
trademark nelle sonorità e la tecnica aumenta di livello e frequenza. In seconda battuta poi lo scambio è paritario tra Romeo e Pinnella.
Successivamente i Symphony X subiranno derive thrash o affogheranno il talento
orchestrale di Pinnella, sempre componendo ottimi lavori ma mai ritroveranno
questo scambio alla pari tra tastiera e chitarra.
La maturità è data dalla serie di canzoni che entrano nel cuore
dell’ascoltatore, consapevolezza e cura nei dettagli. C’è tanta orchestra, c’è
tanta tastiera, tante note e melodie, c’è voglia, ricerca e maturità nel nome
della mitologia romantica.
Queste note mi fanno sentire come il Viandante sul mare di nebbia di C. D. Friedrich: i
capelli si scompigliano al vento e guardo l’orizzonte con animo romantico e
fiero. Come questo dipinto non è rappresentato vedendo dal vivo la scena, al
contrario di ciò che si potrebbe dedurre, così l’opera dei Symphony X non ha
un’orchestra vera e propria, ma il computer e la tastiera di Pinnella
realizzano i suoni a tavolino. Il pittore, infatti, ha dipinto questa celebre composizione in studio, pur
fedelmente raffigurando le montagne della Boemia. E allo stesso modo nel disco dei Symphony X sembriamo
avvolti da archi e violini ovunque, mentre Pinnella segue tutto da solo e
insegue i virtuosismi di Romeo, con un Allen condisce tutto con la sua ugola potente.
Perciò, in questa stagione che
porta verso al Natale, regalatevi ancora un ascolto di questo disco e
affronterete anche voi fieri il vostro quotidiano proprio come il viandante di
Friedrich...