Trentasettesima
puntata: Veil - "Sombre" (2008)
Chissà cosa si nasconde dietro questa copertina stranamente colorata. Una copertina insolita per un album di depressive black metal, ritraente (per chi ha gli occhi aguzzi) un lupo stilizzato il cui contorno si confonde con quello dei rami rinsecchiti di un imponente albero su sfondo di cielo increspato: un soggetto semmai più tipico di certo atmospheric black metal, specialmente americano, che va a mettere insieme devozione per Natura e Tradizione, misticismo e paganesimo, come potrebbero fare benissimo Agalloch e Wolves in the Throne Room.
Dietro a questa copertina, in verità, si cela una delle tante realtà
del depressive black metal che hanno vissuto giusto il tempo per rilasciare un
solo album per poi dissolversi nel pulviscolo della galassia del metal estremo. Come si è visto, queste meteore sono solite seminare dietro di
sé, se non capolavori, degli ottimi lavori. E’ questo è anche il caso di “Sombre",
l’unico full-lenght pubblicato dal progetto americano Veil, attivo dal 2003 al
2012.