"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa

11 ago 2021

LA RUGGINE SENZA PACE DEI MEGADETH

 


Cantava Antonello VendittiCerti amori non finiscono...fanno dei giri immensi e poi ritornano....”. E' un vecchio sogno adolescenziale, cantato da molti. Una vita intera per unirsi alla persona amata, oltre i mille ostacoli che la sorte ti scaglia in mezzo. Era così l'amore de “I promessi sposi”, che solo alla fine coronavano il loro sogno d'amore, anche se emotivamente ci intriga di più la storia di un corriere di Amazon che non trova l'indirizzo... 

La cantava anche Baglioni, la storia del piccolo grande amore: scommetto che molti di voi, alla fine dei loro giorni, vorrebbero rimettersi insieme alla loro prima fiamma, magari stavolta con premesse adulte e cazzute. Tutta una vita per tornare al punto di partenza, che stava lì ad aspettarci...

Dave Mustaine vive questo eterno ritorno incompiuto da anni, mentre fa finta di voler avere un suo gruppo. La storia dei Megadeth, stilisticamente, è riassumibile con una funzione derivata in cui occorre sapere cosa i Metallica facevano un anno prima e poi si moltiplica per il logaritmo naturale di Mustaine. 

La cosa è andata magnificamente per alcuni anni, durante i quali la discografia dei Megadeth era la reazione rabbiosa di Dave alla presenza dei Metallica e alla loro progressiva affermazione. Per citare Gomorra, Mustaine fece sua la celebre frase del boss emarginato: “Voi sarete e' mman', l'uocch', e 'a rabbia mih ! E ve pozz'assicurà 'na cosa. C'' arripijamm' tutt' qell' ch' nuost'”. 

Così Dave parlava a dei perplessi compagni di viaggio che davano il loro contributo prezioso a creature musicali uniche e fantasiose. Divenne marchio di fabbrica dei Megadeth la voce indigesta di Dave, credibile quando sputava rabbia e livore, rinfacciava torti reali o immaginari, rivendicava libertà indefinite. Mustaine creava un altro thrash, ma non trovava dei veri e propri soci nella sua avventura musicale, mentre invece i Metallica avanzavano compatti, come “quattro cavalieri”. Ironia amara, "The Four Horsemen" l'aveva scritta anche lui, che invece avanzava da solo con risultati commercialmente minori.

Poi i Metallica prendono il volo, come una mongolfiera fuori controllo. Escono dal metal, anzi lo rinnegano. E lì cresce la nostra stima per Dave. Allora - pensiamo in un moto di rifiuto - aveva ragione lui, sono degli infidi...E saremmo anche stati con lui a capeggiare il superamento dei Metallica, all'epoca di “Rust in Peace”. Ma lui non salì sul trono e non prese nessuno scettro del comando, seguì invece il suo primo amore, i Metallica. 

Fece esattamente quello che fecero loro. Sterzò nella stessa tangenziale e si schiantò contro il guard rail di “Risk”. Senza avere né la forza né le idee (e questo sarebbe stato un merito) per tentare il sorpasso sul piano dello pseudo-metal, fu invece lasciato indietro di una larga misura. In quel periodo le risposte di Mustaine ai Metallica non erano che delle semplici ripicche, non più un rancore creativo.

La storia successiva è una storia di solitudine. I Metallica nelle arene di mezzo mondo, anche se non si sa a far cosa, e i Megadeth sempre precari, a tirare avanti dopo aver sfasciato l'auto nuova con il disastroso tentativo di sorpasso. I vigili, accorsi sul luogo dell'incidente, hanno anche abbozzato di fronte a questo tizio che inveiva contro fantomatici pirati della strada. Dai rilievi non risulta vi fosse alcun mezzo pesante che ingombrava la corsia di sorpasso e impediva la visuale. L'auto dei Megadeth è finita nel fosso da sola, tentando un sorpasso in maniera sgangherata. 

I Megadeth somigliano sempre di più al Coyote che cerca di acchiappare il Roadrunner Beep Beep. Si piazzava un razzo alla cintura, lo accendeva e si piantava contro una parete di roccia o un cactus. "Countdown to Extinction" contro il Black Album: vincono i Megadeth fino alla copertina, poi chiunque si aspettasse "la risposta dei Megadeth ai Metallica” vide sbriciolarsi questa ipotesi in pochi minuti. 

I titani di “Rust in Peace” non hanno creduto in se stessi. Dopo di che, quanti dischi saranno che rivendicano questa identità da loro stessi rinnegata, da una parte; e non centrano l'obiettivo di - almeno- riprodurla in maniera convincente? 

Ho perso il conto degli anni. Ormai Mustaine è diventato un personaggio del gossip metal. Forse fa pace coi Metallica, forse suonano insieme, forse richiama Ellefson, poi no, ha trovato Gesù. Qualche bella copertina, alcune eccezionali, come non ricordare quella di "Youthanasia". Tra un po' si comporterà come il PD o i Cinque Stelle, farà le primarie per decidere chi prendere nel gruppo e poi ovviamente fare come gli pare. O rifare le elezioni. 

Se almeno i Metallica capissero e lo prendessero a suonare come terzo chitarrista, così, due accordi e via: sarebbe egli contento, e questo grande amore finirebbe il suo giro immenso. E i vecchi Megadeth arrugginirebbero finalmente in pace...