"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa

11 giu 2015

LA QUESTIONE ITALIANA: DARK QUARTERER


I TOSCANI DARK QUARTERER SONO I PROTAGONISTI DI QUESTA NUOVA INTERVISTA DELLA RUBRICA DEDICATA AL METAL ITALIANO

MM: Per iniziare chiediamo sempre un "riassunto delle puntate precedenti" ovvero una sorta di biografia di presentazione nel nostro blog...
I Dark Quarterer iniziano a suonare insieme nel 1972 cioè 43 anni fa... io avevo 19 anni (quindi ora ne ho 62 eh eh) mi incontrai piuttosto casualmente con Fulberto Serena ed insieme pensammo di formare un gruppo per fare covers (l'idea di comporre non era nemmeno nei nostri più nascosti pensieri)...covers appunto dei nostri idoli: Black Sabbath, Led Zeppelin, Grand Funk Railroad, Deep Purple, Mountain, Cream, Thin Lizzy tanto per citare i primi che mi vengono in mente. Solo 2 anni dopo abbiamo incontrato Paolo Ninci (batteria) io cantavo e non suonavo il basso, o perlomeno, non nella formazione prima in cui il ruolo di bassista era occupato da Goriano Fulceri...quindi formazione originaria Gianni Nepi - voce, Fulberto Serena - chitarra, Doriano Fulceri - basso e Paolo Ninci - batteria...per motivi di lavoro Fulceri lasciò il gruppo e da quartetto diventammo un trio (io cantavo e suonavo il basso) proprio come i Grand Funk Railroad!!! Tutti e tre avevamo questa mania per il gruppo rock/blues americano e conoscevamo a memoria tutti i loro brani, lo suonavamo cercando di riprodurli fin nei minimi dettagli!!! Tutto è cominciato così... solo dopo 6 anni di prove e prove e prove abbiamo pensato di iniziare a comporre qualcosa di nostro, era il 1980. Nel frattempo anche i gusti erano modificati e, oltre al sacrosanto rock, erano presenti alle nostre sensibilità gruppi come Genesis, Gentle Giant, Yes e poi la musica Classica e l'epicità che è insita in essa (Beethoven, Rossini) tutto è cominciato dal connubio di queste molteplici sfumature musicali... Ecco la nostra produzione: "Dark Quarterer" (1987), "The Etruscan Prophecy" (1989), "War Tears" (1993), "Violence" (2002), "Symbols" (2008), "Under the spell" DVD/2CD (2010), "XXV anniversary" (2012), "Ithaca" (2015) e una decina tra ristampe, riedizioni greche, americane, tedesche.

MM: In Italia è sempre difficile emergere in molti ambiti. Figuriamoci in quello musicale e sopratutto nel metal. Quali credi siano le maggiori difficoltà?
Tutto è difficile!!! Perchè ci sono moltissimi gruppi e pochi spazi per suonare e poi le cover bands sono la morte per noi che facciamo musica nostra. in Italia poi c'è una sorta di esterofilia che porta l'ascoltatore a preferire a prescindere tutto quello che viene da fuori d'Italia...noi, in effetti siamo molto, anzi moltissimo apprezzati all'estero e suoniamo sempre di fronte ad un pubblico numeroso e appassionato della nostra musica, in Italia questo succede molto più raramente.

MM: In Italia il fenomeno metal resta un mondo underground o poco conosciuto, perché secondo te?
Credo dipenda dalla mentalità nostrana ma comunque, mi ripeto, vale solo per i gruppi italiani perchè molti gruppi stranieri anche nati da poco vendono molti CD in Italia e vedono i palazzetti riempirsi di giovani fans che li vanno ad idolatrare. Hanno grossi spazi pubblicitari sui magazines cartacei, copertine dedicate, articoli e interviste di paginate... ovvio che abbiano una maggiore visibilità...dietro c'è la label con i soldi che investe e il gioco è fatto!!! Rimane comunque un dato di fatto che i veri metallari non masterizzano i CD ma li vogliono autentici, semmai autografati quindi le vendite non sono poi così male per un gruppo come noi si parla di 1500/2000 copie alla prima stampa... molti artisti pop conosciuti non vendono così!!!

MM: Questa rubrica tratta l'evoluzione del metal italiano negli ultimi trent'anni, riesci a stilare una playlist dei dischi nostrani più importanti?
Una playlist no, ma gruppi che hanno rivestito spazi importanti nel panorama nazionale ce ne sono stati: Death SS, Evil Wings, Fingernails, Domine, Scanners, Adramelch, Doomsword tanto per citare i primi che mi vengono in mente...con molti di loro siamo amici e spesso ci confrontiamo su gusti, idee, musica in generale!!!

MM: Quanto pensi che la città o il paese dove vivi influenzi la vostra musica e i testi? C'è qualche peculiarità geografica che determina le vostre composizioni?
Gran bella domanda!!! Bravo!! Azzeccata in pieno!! Ebbene sì! Siamo stati, siamo e saremo molto influenzati dalla nostra storia comprensoriale. Piombino era città medievale e Populonia città etrusca nel nostro comune... l'epicità e il mistero di questa civiltà dalla stranissima scrittura e dai reperti così poco presenti ci ha sempre affascinato e condizionato. Poi Piombino per oltre 100 è stato uno dei più grandi poli siderurgici d'Italia!!! Immagina uno stabilimento con Altiforni, ciminiere, gas, enormi capannoni ed un porto con navi cariche di carbone!!! Praticamente un mostro d' acciaio che colpisce la vista di ogni visitatore al suo arrivo nella nostra città!!! Poi immagina un contrasto altrettanto importante con località bellissime e naturali come Baratti con spiagge incontaminate e paesaggi suggestivi!!! Questi contrasti sono la fonte di molte ispirazioni... i contrasti sono sempre fonte di ispirazione!!!

MM: Quanto hanno influito i nuovi modi digitali di comunicare e il marketing via web nella vostra musica?
Internet e tutti i social Network sono stati per noi un veicolo eccezionale per promuovere i nostri lavori, per pubblicizzare i nostri shows quindi ben vengano nuovi luoghi digitali, del resto anche la musica si è digitalizzata praticamente ovunque... anche se ora si sta riasprendo il mercato del vinile per un fascino (copertina, materiale) che è impossibile ottenere con qualsiasi altro formato! Comunque alla fine ogni proposta per arrivare al grande pubblico passa da Internet!

MM: Quali opere della letteratura, cinema o teatro hanno determinato la vostra crescita ? Si riflettono queste influenze nella musica o nei testi del gruppo?
Eneide, Odissea, Divina Commedia,Iliade, poeti italiani dell'Ottocento per la letteratura; 2001 Odissea nello Spazio, Star Wars, tutti i colossal degli anni '60 (Ben Hur) la cinematografia più di culto del primo Spielberg e ovviamente di Kubrick o Hitchkock. Per l' Italia Fellini, Antonioni, Risi.
Nel teatro tutta la tradizione napoletana (De Filippo), Gassman e Proietti... Ogni opera suggerisce profondità e ricerca. Abbastanza ovvio che gustare queste opere e approfondirne il loro significato porta automaticamente a cercare di trasferire questa profondità all'interno dei nostri brani, evitando superficialità o "già risentito" cercando, almeno nelle nostre intenzioni, l'originalità e lo stupire l'ascoltatore per poi accompagnarlo con noi nei nostri viaggi musicali!!!

MM: La dimensione live è sempre un punto cardine per la carriera, ma quali emozioni provi a salire sul palco. Hai tre aneddoti che ti sono rimasti nella memoria e che ci vuoi raccontare?
Ogni volta grande emozione!!! Perchè ogni volta dobbiamo confrontarci con noi stessi e con quello che i nostri fans si aspettano da noi. Nonostante i nostri numerosi impegni (io insegno canto, Paolo batteria, Francesco Sozzi chitarra e Francesco Longhi è un ingegnere edile) proviamo due volte a settimana per essere sempre pronti ad ogni shows e nonostante tutto ci sentiamo sempre in debito con chi ci viene ad ascoltare ed esigiamo sempre da noi la perfezione!!!

MM: Chiudiamo con una richiesta di anticipazione dei tuoi progetti futuri, cosa bolle in pentola? Qualche piccola anticipazione?
Appena uscito (24 aprile) il nostro album "Ithaca" quindi siamo in continua aspettativa di recensioni, pareri, critiche per questo nuovo lavoro ma già abbiamo in programma una produzione di 2/3 brani per un soggetto che vede Pompei e la sua tragedia come tema principale e dovrebbe uscire su vinile per settembre/ottobre. Questo è il tutto grazie per lo spazio che ci dedicate!!!! Stay hard forever!!!