"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa

3 giu 2015

LA QUESTIONE ITALIANA: TREVOR SADIST


LA NUOVA PUNTATA DELLA NOSTRA PREZIOSA RUBRICA SUL METAL ITALIANO OSPITA LE IDEE DI TREVOR, VOCE MA ANCHE MENTE IMPORTANTE DEL MOVIMENTO ESTREMO NOSTRANO 


MM: In Italia la scena metal è sempre stata un movimento underground di ottima fattura, ma poco nota al pubblico . Quali ritieni siano le principali cause di questa difficoltà ad emergere?
TREVOR: Il Metal, il Rock in generale non sono la nostra musica tipica, credo sia questo un problema di appartenenza. Tuttavia il fatto che il Metal non è mainstream non trovo sia negativo, anzi, il successo della nostra musica è che dietro si celi qualcosa di segreto, spettrale, come sempre siamo attratti da ciò che ci spaventa. Infine sull'underground, sono anni che porto avanti la mia personale battaglia, nelle sale prova, nelle cantine abbiamo giovani e talentuosi ragazzi che suonano, questa passione, questa dedizione è la linfa vitale del nostro genere. 

MM: Questa rubrica tratta lo sviluppo del metal nostrano negli ultimi 20 anni. Quali ritieni siano i gruppi cardine e gli album ideali da inserire in una playlist ?
TREVOR: Difficile da dire, sono diverse le band che hanno contribuito al consolidamento della scena Metal nazionale, essendo un amante dell'extreme ti faccio due nomi, di band che negli ultimi anni hanno fatto passi importanti: Fleshgod Apocalypse e Hour of Penance.

MM: I contenuti dei testi cosa rappresentano per te? La forma canzone contiene potenzialità psicologiche e di analisi che altri media non hanno. Perché accade questo a tuo avviso?
TREVOR: Le tematiche affrontate nelle lyrics hanno la stessa importanza della scrittura dei brani, musica e concept lirico camminano parallelamente, ai fini del progetto disco tutto è importante, considera che sono molto geloso delle mie cose, mi occupo delle lyrics SADIST da sempre. La musica genera emozioni, pensieri, è un momento importante di arte assoluta, da non paragonare assolutamente con quello che ci propinano giornalmente i media popolari, non scherziamo.

MM: La "forma" di questo genere prevede una preparazione strumentale, spesso sottovalutata da alcuni. Quali ritieni siano però le peculiarità nostrane in questo quadro generale? Esistono alcuni tratti distintivi musicali del death metal italiano?
TREVOR: come detto poc'anzi il Metal non è il genere autoctono, ci siamo appropriati del Rock ma discendiamo da musica totalmente diversa, a proposito di questo trovo che nel corso degli anni siamo stati bravi nell'introdurre cose alternative, personalizzando il genere, e anche se non possiamo parlare di Italian Death, quantomeno trovo sia netta la differenza tra le band europee e quelle d'oltreoceano, l'errore che spesso tendono a commettere alcune band è quello di volersi avvicinare troppo ai propri beniamini, clonandone spudoratamente il sound, avere un marchio di fabbrica e una forte identità alla lunga paga.

MM: La società e l'ambiente in cui nascono le persone e di conseguenza i gruppi musicali ha sempre una influenza sul nostro modo di essere. Pensi che il tuo modo di fare musica rispecchi il tuo ambiente regionale o il modo di agire e vivere in Italia? Se sì, dove in modo specifico?
TREVOR: Concordo assolutamente, in musica tendiamo a trascinare il nostro stato d'animo, le nostre radici, le nostre storie. Personalmente ho sempre avuto un occhio di riguardo per la mia terra, abito in una zona molto suggestiva, che, sicuramente aiuta la mia verve compositiva e realizzativa. Ben venga il bosco di notte! 

MM: A volte la critica e la stampa specializzata per dare una mano alla scena nostrana ha elevato a capolavori album che non lo erano. Pensi che ci siano accordi o persone che sponsorizzano i nostri gruppi oltremodo? Non risulta questo doppiamente nocivo, invece di dare una equa valutazione di un prodotto?
TREVOR: Ovviamente il giudizio dev'essere equo, le valutazioni non devono essere azzardate e soprattutto non devono essere troppo sbilanciate né in un senso ma neanche nell'altro, forse, come dici tu a volte giudizi affrettati hanno esaltato dischi carini a capolavori, solo perché realizzati da amici o conoscenti, di contro altre volte dischi interessanti non hanno goduto di particolare interesse e giusto riscontro solo perché italiani, dobbiamo imparare ad apprezzare maggiormente le cose di casa nostra e questo non solo nella musica, anche perché, se di arte vogliamo parlare, il nostro paese per anni ha impartito lezioni a tutti, la storia racconta..

MM: La musica , il cinema , la letteratura , l'arte sono sempre stati un motivo di eccellenza del nostro paese che ha dato i natali ai più grandi artisti di tutti i tempi (Michelangelo , Dante , Verdi ecc). Oggi concepiamo l'inferno ad esempio, grazie alle loro rappresentazioni . Quali sono i tuoi modelli di ispirazione artistica nei diversi ambiti? Oggi chi pensi si debba sostenere come "umile erede" di questa meravigliosa tradizione italiana nelle diverse arti? 
TREVOR: Abbiamo avuto importanti artisti a 360° in Italia, diversi paesi hanno cercato di rifarsi alla nostra cultura, purtroppo non siamo stati in grado di valorizzare appieno tutto questo, e nel corso degli anni stiamo addirittura vendendo la nostra arte al miglior offerente. Le cattive gestioni politiche di tutti questi anni hanno portato il nostro paese ad un declassamento notevole e storico, peccato davvero. 

MM: La musica in Italia, ma quella metal in generale spesso non riesce a far vivere di sola musica i musicisti. C'è una minoranza che riesce ad andare avanti , ma non si può certo dire che sia un sentiero dorato. Oltre la passione e il talento che cosa spinge a suonare metal in Italia al giorno d'oggi?
TREVOR: Anche questo è un discorso legato alla cultura, forse siamo ancora qualche anno indietro rispetto ad altri paesi e di certo la crisi economica degli ultimi anni non ha giovato, anzi.
Tuttavia non crediamo che negli altri paesi sia tutto oro colato, vivere di musica come per qualsiasi altra attività comporta grandi sacrifici, economici e non, troppe persone sono convinte che mettere in piedi una band sia sinonimo di prepararsi in sala prove e andare a guadagnare soldi, dobbiamo fare un bagno di umiltà, chi ha una band e vuole vivere di musica dev'essere pronto e preparato a fare grandi investimenti, di ogni genere. Perché suono Metal? Questa è la mia vita e non potrei vederla diversa, tutto qui.

MM: Negli ultimi venti anni il modo di comunicare la propria musica e , più in generale , la propria "esistenza" musicale è cambiato radicalmente. I social network, il web, i live (in diminuzione), download estremo, streaming ecc hanno inciso profondamente. Quali mezzi credi siano i più incisivi e siano il lato positivo del progresso tecnologico? Quali invece i difetti di questo nuovo metodo?
TREVOR: Internet in generale ha cambiato il mondo, ad ogni novità, come sempre i pareri sono discordanti, meglio prima o dopo, inutile dire che oggi tutto è possibile e certamente tutto è più veloce, di contro proprio perché è più semplice risulta esserlo per tutti, certo, quando una cosa è maggiormente arrivabile perde di fascino e questo è ciò che penso. Essere abituati troppo bene ha inciso pesantemente nella risposta, specie per noi nostalgici, i ragazzi più giovani da sempre sono stati abituati a vivere il "mordi e fuggi" in tutti i contesti e per loro è una cosa assolutamente normale, forse delle comodità telematiche ne godiamo noi, che fino a pochi anni eravamo abituati a ben altro.
Quanto alle vendite, spesso siamo convinti che il male sia il download, ma in tutta onestà trovo che il nemico più acerrimo sia la saturazione.

MM: Hai mai pensato al tuo pubblico in Italia? Riesci a tracciare un identikit dei profili dei tuoi ascoltatori più appassionati? Cosa spinge inoltre uomini, donne, studenti , puri metallari o lavoratori indipendenti a comprare un tuo disco? Non solo la categoria a cui appartengono , ma in che modo analizzano e pensano di impiegare i propri soldi per un tuo album?
TREVOR: Quello che ho notato con grande piacere è che oltre ad essere seguiti dal nostro pubblico storico, negli ultimi anni vedo molti ragazzi giovani sotto il palco, sono loro che devono portare avanti la nostra musica! Donne, studenti, metallari.. Tutte queste categorie di persone comprano il nostro album? Beh allora possiamo puntare al disco di platino :-)
Un grazie a tutto lo staff e un forte abbraccio a tutti i lettori.
IN ALTO IL NOSTRO SALUTO!!
Trevor Sadist