Omaggio a te, Ra, il Sole. Tu che
sei venuto come Khepera, la luce, il creatore degli Dei, autogenerato.
Ogni tomba scavata nella roccia
ti accoglie con felicità.
Sia Thoth, il Tempo e la Memoria,
che Maat, l’Onore e la Gravità, tengono memoria di Te.
Ra al suo sorgere rende ogni
giorno luminosa la Terra, giungendo nello stesso luogo dove era stato ieri.
Sono frasi tradotte dal celebre
“Libro dei morti”, il testo funerario dell’Antico Egitto risalente a circa
3500 anni fa.
Le prime immagini vere e proprie che scorrono sullo schermo invece sono queste: pioggia che cade fitta mentre Varg
Vikernes, alla scrivania, è immerso nella lettura del testo egizio di cui
sopra. La telecamera si sofferma con dei primi piani piuttosto stretti sulle
suppellettili presenti nella stanza, alternandosi a più riprese tra una tazza
di caffellatte e un pennuto colorato (sic!).
Ci spostiamo poi dallo studio alla cucina
del Conte che si prepara la pappa (purè e salsicce). Intanto fuori ha smesso di
piovere e la telecamera indugia sul terreno bagnato ricoperto di foglie, mentre
sullo schermo in calce continuano a scorrere frasi di venerazione del pantheon
egizio.
Torniamo in cucina e si indugia sul Varg che si beve un bel bicchiere d’acqua gasata.
Torniamo in cucina e si indugia sul Varg che si beve un bel bicchiere d’acqua gasata.
Non sono passati che dieci minuti
e la noia ci assale prepotente. Ma
soprattutto la consapevolezza che ci sono ancora 95’ di film ci fa l’effetto di
una bastonata nelle palle.
Ah si, non ho ancora specificato: quello a cui stiamo assistendo è una sorta di docu-film dal titolo “ForeBears” (Antenati). L’opera è girata
a quattro mani dal Conte e da sua moglie, Marie Cachet, la donna francese da
cui ha avuto, ad oggi, sei-dico-sei figli (nel film ne appaiono ancora tre).
Da quando è uscito di prigione,
il 22 maggio del 2009, il buon Varg non è stato di certo con le mani in mano:
il progetto principale, Burzum è andato ben ben avanti, visto che sono stati
rilasciati addirittura cinque dischi in cinque anni (dal 2010 al 2014, e di cui
MM si è già occupato).
Ma più che la musica composta,
hanno fatto maggior notizia le attività parallele di Varg. In particolare la sua
adesione ai miti e ai valori dell’antica Scandinavia, il culto per il sangue, la
terra e il portato dei propri avi (tutti temi sviluppati nel suo libro “Vargsmal” in cui, in mezzo ai racconti
dell’antica Norvegia, il Conte lancia un appello ai proprio connazionali
affinchè abbandonino il “modernismo”, intriso di materialismo, e abbraccino le
antiche credenze pagane).
Per non parlare di tutto il pastrocchio collegato alla sua leadership all’interno del movimento trans-europeo dell’Heathen Front.
Per non parlare di tutto il pastrocchio collegato alla sua leadership all’interno del movimento trans-europeo dell’Heathen Front.
Ma tra tutte queste attività
post-scarcerazione poco si è parlato di questo pseudo-film che, da quel poco
che si legge in rete, sarebbe un tentativo da parte degli autori di imbarcarsi
in una sorta di viaggio spirituale indietro nel Tempo, fino all’Età della
Pietra, guardando a quel periodo lontanissimo attraverso una sorta di
alter-ego; e così facendo conoscere i leggendari rituali collegati all’atavico Culto dell’Orso (da cui il doppio
significato del titolo forebears) che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo)
ancor oggi non soltanto avere una recondita influenza sulla mente umana ma
addirittura essere alla base di tutte le culture e tutte le filosofie e le
religioni sviluppate nel tempo dall’uomo!
Ecco, avete capito bene lo scopo dell'opera? Si? Sicuri?
Bene: scordatevi tutto. Dimenticate questa sinossi. Perchè, ve lo assicuro, dalla visione del film di tutto questo non si coglie praticamente 'na mazza. Se davvero queste erano le intenzioni degli autori, allora l'obiettivo non è stato centrato minimamente.
Esagero? Sono io che non ho capito un cazzo? Può essere.
Ma seguiteci nella seconda parte e scoprirete il perchè di queste mie affermazioni tranchant...
Continua e finisce domani
A cura di Morningrise
Ecco, avete capito bene lo scopo dell'opera? Si? Sicuri?
Bene: scordatevi tutto. Dimenticate questa sinossi. Perchè, ve lo assicuro, dalla visione del film di tutto questo non si coglie praticamente 'na mazza. Se davvero queste erano le intenzioni degli autori, allora l'obiettivo non è stato centrato minimamente.
Esagero? Sono io che non ho capito un cazzo? Può essere.
Ma seguiteci nella seconda parte e scoprirete il perchè di queste mie affermazioni tranchant...
Continua e finisce domani
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