"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa

11 feb 2025

VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: PSYCHONAUT 4



Quarantaseiesima puntata: Psychonaut 4 - "Dipsomania" (2015) 
 
Dopo svariate puntate in cui abbiamo avuto modo di esplorare diverse e molteplici sfaccettature dell'universo del depressive black metal è tempo di considerare un nome grosso del genere, uno di quelli da top-ten: ecco dunque a voi gli Psychonaut 4
 
E chi cazzo sono gli Psychonaut?? si domanderanno tutti quelli che non sono proprio dentro dentro il DBM. Si tratta di un sestetto proveniente dalla Georgia che includiamo nella nostra rassegna non per motivi folcloristici (anche se la mera curiosità di ascoltare del prelibato metallo georgiano sarebbe pure lecita), ma perché suddetta band è riuscita a dare alla luce (od alle tenebre, fate voi!) uno degli esempi più brillanti di DBM di ultima generazione: “Dipsomania”. In una ipotetica classifica dei dieci migliori album di DBM di sempre, credo che il tomo in questione dovrebbe proprio presenziare. Vediamo insieme perché... 

6 feb 2025

VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - RIVENDELL_ANCHE GLI ELFI, A VOLTE, PIANGONO...

 



Viaggio nel metal 'tolkieniano' - 1) RIVENDELL - "Elven Tears" (2003)

I sang of leaves, of leaves of gold, and leaves of gold there grew:

O wind I sang, a wind there came and in the branches blew.”

(taken from “Galadriel’s Song of Eldamar”, by J.R.R. Tolkien)

Lacrime elfiche.

Cominciamo così, in allegria, la nostra rassegna sul ‘metal tolkieniano’. E lo facciamo con i Rivendell, one man band austriaca proveniente da Hallwang, piccolo paese a nord-est di Salisburgo.

La nostra scelta per "battezzare" questa Rassegna ricade su Gerold Laimer (in arte Falagar), mastermind del progetto, per diverse ragioni. In primis per il monicker adottato: Rivendell (Imladris in sindàrin, la principale lingue elfica) è, infatti, il nome originale di Gran Burrone (o Forraspaccata o Valforra, a seconda di quale traduzione italiana preferiate), cioè il più conosciuto reame elfico della Terra-di-Mezzo, governato dal saggio Elrond (il re Noldor interpretato, nella trilogia jacksoniana, dall’ottimo Hugo Weaver).

1 feb 2025

VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: GHOST BATH


Quarantacinquesima puntata: Ghost Bath - "Moonlover" (2015)

Parlando dei Woods of Desolation abbiamo già visto come, a partire da un certo punto in poi (direi intorno agli anni dieci), siano iniziate a proliferare proposte gravitanti in un’area grigia fra il depressive black metal e il blackgaze. Andiamo a rimpolpare la categoria con i Ghost Bath, una delle realtà più spinte in questo senso. Sono più depressive o blackgaze questi Ghost Bath? 

Di sicuro son dei gran burloni, visto che all’inizio della loro carriera si sono spacciati per cinesi (ma perché poi? Perché il black metal cinese vende di più?!?) per poi rivelare nel 2015 di essere invece americani con base nel North Dakota. Ma è cosa nota che negli ambienti del depressive pullulano i simpaticoni, ecco perché alla fine abbiamo deciso di includere pure loro nella nostra rassegna... 

27 gen 2025

VIAGGIO NEL METAL RURALE_VIII - PESTE NOIRE: LA MALATTIA COME "SOFFIO VITALE" , LA TERRA COME CORPO

 


Peste Noire sono coloro che hanno dato risonanza all'argomento rurale in maniera efficace. Sicuramente hanno indotto una corrente. La prima fase, quella più ideologica, visionaria e meno politica, ci racconta la nascita dei Peste Noire dalla terra, e il senso del legame tra terra e identità, passando per l'avversione al Dio monoteistico. Un percorso in parte noto, ma con alcune peculiarità da segnalare, data la rilevanza dei testi nel progetto.

22 gen 2025

VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: HAPPY DAYS

 


Quarantaquattresima puntata: Happy Days - "Cause of Death: Life" (2012) 

Sunday, Monday, Happy Days 
Tuesday, Wednesday, Happy Days 
Thursday, Friday, Happy Days 
Saturday, what a day 
Rockin' all week with you!

Vi ricordate la vecchia sigla di "Happy Days"? Bene, toglietevela dalla testa perché oggi si parla di suicidal al 100% e lo facciamo proprio con gli  Happy Days: un monicker, questo, che certo non passa inosservato, soprattutto se associato al bellissimo logo con i due cappi che pendono ai lati. Ci si rifà alla popolarissima serie TV americana, certo, ma i punti di contatto terminano con l’ironica scelta del nome. Continua così la nostra rassegna con una band di primissimo piano per quanto riguarda il corso recente del depressive black metal.

20 gen 2025

COME IL METAL ITALIANO E' DIVENTATO SE STESSO - 50 dischi per conoscere il metal italiano (new edition available!)


Cari Lettori di Metal Mirror,
nel ricordarvi che, da inizio febbraio '23, è disponibile la nuova edizione riveduta e corretta del libro in oggetto, linkiamo qui di seguito gli ultimi riscontri avuti da Truemetal.it e da Universorockandmetal.com:

https://www.truemetal.it/articoli/recensione-libro-come-il-metal-italiano-e-diventato-se-stesso

https://universorockandmetal.com/2023/02/25/come-il-metal-italiano-e-diventato-se-stesso/

La Redazione
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Finalmente è uscito! Ci riferiamo a "Come il metal italiano è diventato se stesso: 50 dischi per conoscere il metal italiano": il primo libro realizzato dalla redazione di Metal Mirror! Grazie a questa opera l'approccio "metalmirroriano" che avete imparato a conoscere (e, chissà!, ad amare) sulle pagine di questo blog, trova finalmente spazio su carta!

17 gen 2025

MM'S BRAINSTORMING - The most interesting of 2024 (3/3: maggio-dicembre)





 

Dopo i primi quindici album del periodo gennaio-aprile, proseguiamo con i quindici dei restanti 8 mesi! 

Maggio si apre alla grandissima con i…:

15 gen 2025

MM'S BRAINSTORMING - The most interesting of 2024 (2/3: gennaio-aprile)

 




Dopo l’approfondimento dei 10 album della classifica metalmirroriana, come promesso, eccoci qui con la sintetica descrizione di una carrellata di titoli fuoriusciti, appunto, dal brainstorming di Redazione. E che, ricordiamo, non vogliono rappresentare il meglio quanto il più interessante (quantomeno dal nostro, parziale, punto di vista) di questo 2024, tra uscite di band più note ed altre più ‘nascoste’, di nicchia.

Eviteremo di ricomprendere nella nostra cernita dischi già trattati nel corso della stagione (ad esempio, per le uscite di heavy classico, vi rimandiamo al nostro apposito post), o di quelli griffati da calibri da 90 sui quali avrete già letto e sentito di tutto: Dark Tranquillity, Flotsam and Jetsam, Nightwish, Rotting Christ, My Dying Bride, Darkthrone, Bring Me the Horizon, Leprous, Ulver e Marilyn Manson, giusto per tirarne giù una decina appartenenti ai più disparati filoni metallici.

13 gen 2025

MM'S BRAINSTORMING - The most interesting of 2024 (1/3)

 



Al grido, ormai reiterato, di 10 son pochi e 100 son tanti, bissiamo il Metal Mirror’s Brainstorming dell’anno passato con uno fresco fresco relativo all’anno appena trascorso. Perché sì, anche il 2024 è stato un anno ricchissimo di uscite interessanti, tra solide conferme e mezze delusioni, nuove rivelazioni e inaspettati comeback.

Come l’anno scorso, la nostra Rassegna sarà divisa in tre puntate ma questa volta partiremo da un’analisi, in ordine decrescente, dell’insindacabile classifica del nostro Lost In Moments.

Successivamente ci dedicheremo alle altre uscite divise, sbilanciatamente, in due blocchi: 15 album rilasciati tra gennaio e aprile e altri 15 album usciti tra maggio e dicembre.

8 gen 2025

VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: WOODS OF DESOLATION


Quarantatreesima puntata: Woods of Desolation: "Torn Beyond Reason" (2011) 

Addentrarsi nelle "foreste della desolazione" non coincide per noi con il calarsi nella foschia densa ed impenetrabile di sonorità eccessivamente degradate e disorientanti; anzi: come detto qualche puntata fa in occasione dei Totalselfhatred, ad un certo punto della sua storia il depressive black metal ha saputo uscire dal suo guscio di ortodossia (ammesso che tale guscio sia mai esistito) ed entrare in contatto con la dimensione del post-black metal. 

Di questo filone gli australiani Woods of Desolation sono fra i più compromessi, costituendo essi un ibrido perfetto fra gli umori affliggenti e lacrimevoli del depressive e le vibrazioni emotive emanate dagli amplificatori fumanti del blackgaze. Dopo i seminali Abyssic Hate e i validissimi Austere, riprende in Australia il nostro viaggio nel DBM...

3 gen 2025

VIAGGIO NEL "METAL TOLKIENIANO" - INTRODUZIONE



Probabilmente ogni scrittore, nel costruire un mondo secondario, una fantasia, ogni sub-creatore desidera in qualche misura essere un vero creatore, o spera di tracciare un disegno sulla realtà: spera che le qualità peculiari di questo Mondo Secondario siano derivate dalla Realtà, o confluiscano in essa.” (J.R.R. Tolkien, “Sulle fiabe”)

C’è un prima. E un dopo.

Un prima e un dopo rispetto al 2001, anno di uscita nelle sale cinematografiche de “La Compagnia dell’Anello”, il primo film della trilogia, targata Peter Jackson, de “Il Signore degli Anelli”.

Il prima è caratterizzato da atteggiamenti contrastanti verso l’opera tolkieniana: da un lato, appassionati veri, nerd della Terra di Mezzo che leggevano e approfondivano gli scritti e la poetica del professore oxfordiano; dall’altro lo snobismo di intellettuali, scrittori affermati e, soprattutto, case editrici che non erano interessati a quelle che consideravano semplici storie per bambini con orchi, draghi, maghi e stregoni come protagonisti. In mezzo, tante e inopportune “tirate per la giacchetta”: al di là dell’Atlantico, le generazioni del flower power, tra fine sessanta/inizio settanta, ersero Tolkien a paladino della Natura, dell’anti-militarismo e dei principi di amicizia e solidarietà tra i popoli. E non poche rock band di allora cominciarono a cimentarsi con testi facenti diretto riferimento alle opere del Professore (tra cui, per importanza, citiamo qui The Allman Brothers, King Crimson e addirittura Led Zeppelin).