"Parlare di Musica è come ballare di architettura" Frank Zappa

3 gen 2025

VIAGGIO NEL "METAL TOLKIENIANO" - INTRODUZIONE



Probabilmente ogni scrittore, nel costruire un mondo secondario, una fantasia, ogni sub-creatore desidera in qualche misura essere un vero creatore, o spera di tracciare un disegno sulla realtà: spera che le qualità peculiari di questo Mondo Secondario siano derivate dalla Realtà, o confluiscano in essa.” (J.R.R. Tolkien, “Sulle fiabe”)

C’è un prima. E un dopo.

Un prima e un dopo rispetto al 2001, anno di uscita nelle sale cinematografiche de “La Compagnia dell’Anello”, il primo film della trilogia, targata Peter Jackson, de “Il Signore degli Anelli”.

Il prima è caratterizzato da atteggiamenti contrastanti verso l’opera tolkieniana: da un lato, appassionati veri, nerd della Terra di Mezzo che leggevano e approfondivano gli scritti e la poetica del professore oxfordiano; dall’altro lo snobismo di intellettuali, scrittori affermati e, soprattutto, case editrici che non erano interessati a quelle che consideravano semplici storie per bambini con orchi, draghi, maghi e stregoni come protagonisti. In mezzo, tante e inopportune “tirate per la giacchetta”: al di là dell’Atlantico, le generazioni del flower power, tra fine sessanta/inizio settanta, ersero Tolkien a paladino della Natura, dell’anti-militarismo e dei principi di amicizia e solidarietà tra i popoli. E non poche rock band di allora cominciarono a cimentarsi con testi facenti diretto riferimento alle opere del Professore (tra cui, per importanza, citiamo qui The Allman Brothers, King Crimson e addirittura Led Zeppelin).