"Quando c'è in ballo il passato, tutti diventiamo romanzieri" (Stephen King, da “Joyland”, 2013).
21 giu 2025
1995: LA NOSTALGIA DI UN ANNO D'ORO
"Quando c'è in ballo il passato, tutti diventiamo romanzieri" (Stephen King, da “Joyland”, 2013).
16 giu 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: SECRET STAIRWAYS
Giù per le segrete scale: Secret Stairways, "Enchantment of the Ring" (1997)
Abbiamo aperto la nostra rassegna evocando la storia a lieto fine del compositore inglese Jim Kirkwood che, attivo fin dallo scorcio finale degli anni ottanta e dopo aver operato moltissimi anni nel quasi anonimato, un giorno del 2012, navigando per internet, apprese per caso di essere divenuto una autentica Leggenda per gli appassionati del dungeon synth (genere a lui fino ad allora sconosciuto), i quali lo avevano riconosciuto come precursore e padrino del genere.
Purtroppo non possiamo dire la stessa cosa di Matthew Davis, poli-strumentista americano che nella seconda metà degli anni novanta ha dato alla luce due lavori chiave e tutt'oggi grandemente celebrati negli ambienti del dungeon synth, ma che sarebbe morto suicida nel 2011, proprio un soffio prima che il genere venisse riscoperto e vivesse il suo rinnovato momento di popolarità. Questi due lavori, pubblicati rigorosamente in cassetta, rispondono ai nomi di “Enchantment of the Ring” (1997) e “Turning Point” (1999). Il primo in particolare verrà indicato come uno dei lavori più belli di sempre dell'epopea del dungeon synth e per questo il progetto dietro cui operava Davis, i Secret Stairways, diverrà un nome imprescindibile per la storia dell'intero genere.
11 giu 2025
VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - SKALD OF MORGOTH_LA NICHILISTICA VOLONTA' DI POTENZA DEL "MALE"
Viaggio nel metal 'tolkieniano' - 5) SKALD OF MORGOTH - "The Siege of Angband" (2017)
“E Melkor costruì una rocca e
un arsenale […] per resistere a ogni assalto che venisse da Aman. A comandare
quel luogo forte era Sauron, luogotenente di Melkor; ed esso era detto Angband”
(da “Il Silmarillion”, cap. III)
Chi conosce Tolkien, e/o chi ha seguito
la nostra Rassegna, si sarà reso conto come i personaggi inventati dalla
fervida mente del Professore non sono mai “tagliati con l’accetta” ma, al
contrario, presentano tutti una personalità fortemente problematica e
sfaccettata. Che, in base agli accadimenti che li coinvolgono, muta, si evolve.
Spesso facendoli diventare “altro” rispetto a come si erano presentati
inizialmente al lettore.
Detto questo, va anche
specificato che i classici “cattivi”, quelli malvagi tout court,
nel Legendarium non mancano.
Tenendo fede alla nostra metodologia, che vorrebbe dare una panoramica a 360° dell’universo tolkieniano, oggi ci piace soffermarci su una band che, sin dal monicker, pare programmaticamente voler celebrare questo lato del mondo secondario inventato dal filologo inglese.
6 giu 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: DEPRESSIVE SILENCE
Ai vertici del dungeon synth: Depressive Silence. "Depressive Silence [II]" (1996)
Senza Mortiis il dungeon synth non sarebbe esistito o, se fosse esistito, sarebbe stato molto diverso. Sono album come "Født til å Herske", "Ånden som Gjorde Opprør" e "Keiser av en Dimensjon Ukjent" che hanno spinto orde intere di nerd a comprare una pianolina per musicare i propri mondi di fantasia; sono state le folli alchimie sonore di un "Crypt of the Wizard" a fottere il cervello di questa gente in modo irrimediabile, e non altri. Si dia dunque a Mortiis quel che è di Mortiis.
1 giu 2025
VIAGGIO NEL METAL RURALE: SCAMPOLI FINALI TRA SACRO E PROFANO
La magia, noi cittadini, siamo ormai abituati a vederla come spettacolo di illusionisti e prestigiatori sotto le telecamere. Ma l'arte del far credere inizia molto prima e fa leva su coloro che sono più propensi a credere davvero che i destini possano essere influenzati in un dialogo materico, ma misterioso, con le forze della Natura. Materico, perché la magia rurale deve avere un elemento visibile e condivisibile: qualche liquido, il calderone, le polveri derivate dalle piante, gli elementi prelevati dal corpo come capelli, peli, secrezioni varie.
Proprio la materialità della magia la rende in qualche modo affidabile: essa è misteriosa, ma pur sempre un'opera che utilizza la terra, il fango, lo sputo, la pioggia, il fuoco; insomma, quello che le persone già conoscono.
29 mag 2025
COME IL METAL ITALIANO E' DIVENTATO SE STESSO - 50 dischi per conoscere il metal italiano (new edition available!)
27 mag 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: LAMENTATION
22 mag 2025
INCINERATION FESTIVAL 2025 (LONDON, 03/05/2025)
Nel 2022 c'erano stati gli Emperor e fu scontato andarci anche se il resto del bill era del tutto irrilevante, tanto che il mio approccio non fu molto "da festival": semplicemente andai per assistere ad un concerto degli Emperor con un paio di gruppi a fare da spalla. Nel 2023, invece, i nomi in cartellone erano ben più accattivanti e per questo il tutto divenne un'avvincente staffetta che vedeva messi in fila Asphyx, Profanatica, Rotting Christ, Suffocation, Enslaved, King Dude e Marduk. Nel 2024 non ci sono nemmeno andato (la line-up allora non mi convinse per nulla, con gli Amorphis a condurre le danze seguiti da nomi di scarsa rilevanza).
17 mag 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: WONGRAVEN
Nel 1995 il black metal norvegese viveva già una fase di piena maturità, anzi, di post-maturità, visto che nei due anni appena precedenti i nomi di punta della scena avevano rilasciato i loro lavori più significativi e seminali, certificando il consolidamento di determinati tratti stilistici (che, detto per inciso, sarebbero divenuti i codici identitari del black metal per come lo conosciamo oggi). Nel 1995, dunque, la Norvegia era già abbastanza “avanti” nel suo cammino e poteva già permettersi di guardare altrove e tentare nuove strade che permettessero di superare quegli stessi stilemi forgiati negli anni appena precedenti. Un’opera emblematica in questo senso fu “Bergtatt” degli Ulver, lavoro in cui si spingeva ulteriormente oltre la commistione fra black metal e folk. Il folk, del resto, aveva già fatto capolino in diverse produzioni precedenti (si pensi a certe uscite acustiche degli Enslaved), connaturandosi fin dall'inizio con un ingrediente che ben si sposava alla visione artistica del black metal.
12 mag 2025
VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - NUMENOR_GLI UOMINI: TRA MORTE E LIBERO ARBITRIO
Viaggio nel metal 'tolkieniano' - 4) NÚMENOR - "Sword and Sorcery" (2015)
"Come ricompensa per le loro sofferenze nella lotta
contro Morgoth, i Valar, i guardiani del mondo, donarono agli Edain una terra
dove potessero vivere al riparo dei pericoli della Terra di Mezzo. La maggior
parte di essi attraversò il mare; guidati dalla Stella di Eärendil, giunsero
alla grande isola di Elenna, la più occidentale delle Terre mortali. Ivi
fondarono il reame di Númenor."
"Eru volle dunque che i cuori degli Uomini
indagassero oltre il mondo e che in questo essi mai trovassero pace; ma che possedessero
la virtù di dare forma alla propria vita, tra le potenze e i casi del
mondo, oltre la Musica degli Ainur, la quale è come un destino per tutte le
altre creature […] Uno di questi doni di libertà consiste nel fatto che
i figli degli Uomini abitano solo per breve tempo nel mondo vivente e che
non sono vincolati a esso, e che lo lasciano presto, per andare dove gli
Elfi non sanno. [...] Morte è il loro destino, il
dono di Ilùvatar, che, con il consumarsi del Tempo, persino le Potenze
invidieranno."
Eru, Valar, Elfi, Hobbit. Per ora abbiamo trattato, con più
o meno dovizia di particolari, queste figure del Legendarium.
Ma oggi si cambia target. Oggi parliamo di noi.
Parliamo degli Uomini.
E parlare di Uomini significa parlare, inevitabilmente, del
Regno di Númenor. E del luogo in cui tale regno fu fondato: Elenna,
l’isola a cinque punte.
7 mag 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: PAZUZU
Angeli e demoni...ed ancora demoni: Pazuzu, "And All Was Silent..." (1994)
2 mag 2025
"THE SHROUDS": CRONENBERG E IL DEATH METAL CONTEMPORANEO
Il nuovo film di Cronenberg, "The Shrouds" (letteralmente I sudari), è una buona rappresentazione, molto concettuale come nello stile più recente del regista, del rapporto col pensiero della morte.
Cronenberg è un regista che da sempre riflette sul senso ultimo della “materia”, partendo dal tema della malattia che disintegra il corpo, la matericità dei sentimenti e degli stati d’animo ("Brood - La covata malefica"), la suddivisione dell’individuo in più parti di sé complementari o doppie ("Inseparabili"), la metamorfosi dell’uomo in qualcosa di diverso e più consapevole ("Videodrome", "La mosca") con esiti in aberrazioni o mostruosità. Ad un certo punto il tutto diventa meno visuale, o meglio sempre visuale ma più metaforico, cosicché ci si sposta verso l’indagine sull’ineluttabilità del proprio sé, che come un tumore avviluppa il cambiamento e lo stritola da dentro ("A History of Violence"), l’illusione del controllo della mente e la concretezza della follia, rispetto a cui non c’è una terza via (Maps to the Stars"), e così via.
27 apr 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: MORTIIS
Dungeon synth anno zero: Mortiis,"Født til å Herske" (1994)
22 apr 2025
RECENSIONE: "EXHAUST" (PYRRHON)
I Pyrrhon sono una band
imprevedibile.
L'imprevedibilità è una cosa piuttosto ingannevole nella vita. È orribile quando accade in bagno o all'Agenzia delle Entrate o durante la manutenzione dell'auto. Quando si tratta di musica, però, ha il potenziale per essere uno degli elementi più grandi su cui una band può appoggiarsi.
La band newyorkese si è appoggiata così tanto all'imprevedibilità che il loro quinto album in studio, "Exhaust", è stato pubblicato il 06 settembre 2024 senza alcun annuncio precedente. L'album è semplicemente apparso su Bandcamp e i loro fan hanno ricevuto una bella sorpresa.
17 apr 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: JIM KIRKWOOD
Prima del dungeon synth: Jim Kirkwood ,"Where Shadows Lie" (1990)
Il documentario “Searching for Sugar Man” (regia di Malik Bendjelloul, anno 2012) racconta la straordinaria storia del cantautore americano Sixto Rodríguez. Attraverso la diffusione di una serie di suoi bootleg nel Sudafrica dell’Apartheid nel corso degli anni settanta, il musicista era divenuto un nome di culto, quasi una sorta di Bob Dylan per una generazione di giovani che si erano riconosciuti nella sua musica e nei suoi testi impegnati. La cosa straordinaria è che il Nostro era assolutamente ignaro di questo inatteso scoppio di popolarità, anzi, a seguito delle scarsissime vendite negli USA dei suoi album (“Cold Fact” e “Coming from Reality”, rispettivamente del 1970 e del 1971), si era ritirato a vita privata conducendo una esistenza umile ed anonima lavorando come operaio edile. Solo nel 1997 egli apprese della propria popolarità in Sudafrica quando due suoi fan realizzarono un sito internet (“The Great Hunt Rodriguez”) per reperire sue notizie e rintracciare il loro idolo.
Ma perché citare la figura di Sixto Rodríguez per inaugurare una rassegna sul dungeon synth che, come genere musicale, è quanto di più lontano ci possa essere dal cantautorato di protesta? Perché, fatte le dovute proporzioni e rapportata proprio al mondo del dungeon synth, la storia del compositore inglese Jim Kirkwood non è poi così distante da quella del cantautore americano...
12 apr 2025
VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - AINULINDALE_LA MUSICA DEGLI AINUR TRA CREAZIONE E SUB-CREAZIONE
Viaggio nel metal 'tolkieniano' - 3) AINULINDALE - "Nevrast" (2014)
"Allora
Ilùvatar disse: - Del tema che vi ho esposto, io voglio che voi adesso
facciate, in congiunta armonia, una Grande Musica. E poiché vi ho accesi della
Fiamma Imperitura, voi esibirete i vostri poteri nell’adornare il tema stesso,
ciascuno con i propri pensieri e artifici, dove lo desideri. Io invece siederò
in ascolto, contento del fatto che tramite vostro una grande bellezza sia
ridesta in canto -“ (taken from “Il Silmarillion”)
Chiediamo
venia ma, per questo terzo capitolo della nostra Rassegna, ci rendiamo
arbitrariamente protagonisti di un doppio salto carpiato: e temporale e
stilistico.
Infatti, rispetto ai BarroQuejon, facciamo un balzo di ben 11 anni, dal 2003 al 2014. E, soprattutto, usciamo dal metal…
7 apr 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: ESCAPISMO PER ANIME VISIONARIE
Affrontando adesso un genere come il dungeon synth crediamo di chiudere il cerchio di questa sorta di tetralogia di rassegne, rinnovando la connessione con gli escapisti intenti che, in origine, ci hanno spinto ad intraprendere la scoperta e l'esplorazione approfondita di questi generi di nicchia del metal estremo.
2 apr 2025
MILLE MOTIVI PER NON ANDARE AD UN CONCERTO DEI CARPATHIAN FOREST (ED UN PAIO PER ANDARCI!) - LONDON, 20/03/2025
Ma come dicevo c'erano anche molte ragioni per non andare. Provo ad elencarle...
28 mar 2025
VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: ETHEREAL SHROUD
23 mar 2025
NAPALM DEATH & FRIENDS: CAMPAIGN FOR MUSICAL DESTRUCTION (LONDON, 07/03/2025)
Campaign for Musical Destruction. Eccoci di nuovo qua, dopo un anno esatto, all’Electric Brixton a celebrare l’Estremo insieme ai Napalm Death e ai loro amici: un appuntamento annuale a cui oramai non ci sentiamo più di rinunciare per la qualità, l’assortimento e la coerenza della proposta.
Come accaduto l'anno scorso, è il pacchetto nel complesso ad attrarmi: a precedere i padroni di casa avremo nell'ordine Brat, Full of Hell e gli storici Crowbar, tre nomi assai diversi fra loro, con storie diverse e che per giunta conosco molto poco, ma che per motivi altrettanto diversi mi attirano e, soprattutto, mi sembrano perfetti nel condividere lo stesso palco. Un plauso dunque ai Napalm Death (o a chi per loro) che sono riusciti per l'ennesima volta a tirare fuori dal cilindro un ottimo (mini) festival di musica estrema!
18 mar 2025
VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: NONE
13 mar 2025
VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - BARROQUEJON_UNA QUESTIONE DI..."QUEST"!
Viaggio nel metal 'tolkieniano' - 2) BARROQUEJON - "Concerning the Quest, the Bearer and the Ring" (2003)
“Have hopes for a better quest / take care of
yourself / and dare the Black Lord / and destroy the One Ring / […] Farewell,
friend, don’t forget to return…Someday” (taken from “Hopes for a Better
Quest”)
E chi minchia sono i BarroQuejón?!? Mai sentiti, dai!
Si, vero. Mai sentiti. Prima…
Quando mi sono imbattuto nel loro nome, durante lo studio e la ricerca svolte per stilare questa Rassegna, non mi sarei mai aspettato di poter includere una sconosciuta band cilena. E invece…le vie del tolkienianesimo sono infinite. Anche fuori dal metal (ma liminari ad esso, come in questo caso).
8 mar 2025
VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: MY USELESS LIFE
3 mar 2025
10 ANNI DI METAL MIRROR
26 feb 2025
ALBION DUNGEON FEST - DAY 2
25 feb 2025
ALBION DUNGEON FEST - DAY 1
21 feb 2025
VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: NO POINT IN LIVING
16 feb 2025
CUORE O CERVELLO? UNA RIFLESSIONE SUL 2024 DI D. TOWNSEND & OPETH
No, nonostante l’età avanzata non
ce ne siamo dimenticati. Non ci siamo
rincoglioniti a tal punto.
E come avremmo potuto, del resto?
Parlo del nuovo album del Devin. E di quello degli Opeth.
11 feb 2025
VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: PSYCHONAUT 4
6 feb 2025
VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - RIVENDELL_ANCHE GLI ELFI, A VOLTE, PIANGONO...
Viaggio nel metal 'tolkieniano' - 1) RIVENDELL - "Elven Tears" (2003)
“I sang
of leaves, of leaves of gold, and leaves of gold there grew:
O wind I
sang, a wind there came and in the branches blew.”
(taken from
“Galadriel’s Song of Eldamar”, by J.R.R. Tolkien)
Lacrime elfiche.
Cominciamo così, in allegria,
la nostra rassegna sul ‘metal tolkieniano’. E lo facciamo con i Rivendell,
one man band austriaca proveniente da Hallwang, piccolo paese a
nord-est di Salisburgo.
La nostra scelta per "battezzare" questa Rassegna ricade su Gerold Laimer (in arte Falagar), mastermind del progetto, per diverse ragioni. In primis per il monicker adottato: Rivendell (Imladris in sindàrin, la principale lingue elfica) è, infatti, il nome originale di Gran Burrone (o Forraspaccata o Valforra, a seconda di quale traduzione italiana preferiate), cioè il più conosciuto reame elfico della Terra-di-Mezzo, governato dal saggio Elrond (il re Noldor interpretato, nella trilogia jacksoniana, dall’ottimo Hugo Weaver).
1 feb 2025
VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: GHOST BATH
27 gen 2025
VIAGGIO NEL METAL RURALE_VIII - PESTE NOIRE: LA MALATTIA COME "SOFFIO VITALE" , LA TERRA COME CORPO
22 gen 2025
VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: HAPPY DAYS
17 gen 2025
MM'S BRAINSTORMING - The most interesting of 2024 (3/3: maggio-dicembre)
Dopo i primi quindici album del periodo gennaio-aprile, proseguiamo con i quindici dei restanti 8 mesi!
Maggio si apre alla grandissima con i…:
15 gen 2025
MM'S BRAINSTORMING - The most interesting of 2024 (2/3: gennaio-aprile)
Eviteremo di ricomprendere nella nostra cernita dischi già trattati nel corso della stagione (ad esempio, per le uscite di heavy classico, vi rimandiamo al nostro apposito post), o di quelli griffati da calibri da 90 sui quali avrete già letto e sentito di tutto: Dark Tranquillity, Flotsam and Jetsam, Nightwish, Rotting Christ, My Dying Bride, Darkthrone, Bring Me the Horizon, Leprous, Ulver e Marilyn Manson, giusto per tirarne giù una decina appartenenti ai più disparati filoni metallici.
13 gen 2025
MM'S BRAINSTORMING - The most interesting of 2024 (1/3)
Al grido, ormai reiterato, di 10 son pochi e 100 son tanti, bissiamo il
Metal Mirror’s Brainstorming dell’anno passato con uno fresco fresco
relativo all’anno appena trascorso. Perché sì, anche il 2024 è stato un anno
ricchissimo di uscite interessanti, tra solide conferme e mezze delusioni,
nuove rivelazioni e inaspettati comeback.
Come l’anno scorso, la nostra Rassegna sarà divisa in tre puntate ma questa volta partiremo da un’analisi, in ordine decrescente, dell’insindacabile classifica del nostro Lost In Moments.
Successivamente ci dedicheremo alle altre uscite divise, sbilanciatamente, in due blocchi: 15 album rilasciati tra gennaio e aprile e altri 15 album usciti tra maggio e dicembre.
8 gen 2025
VIAGGIO NEL DEPRESSIVE BLACK METAL: WOODS OF DESOLATION
3 gen 2025
VIAGGIO NEL "METAL TOLKIENIANO" - INTRODUZIONE
C’è un prima. E un dopo.
Un prima e un dopo rispetto
al 2001, anno di uscita nelle sale cinematografiche de “La Compagnia
dell’Anello”, il primo film della trilogia, targata Peter Jackson,
de “Il Signore degli Anelli”.
Il prima è caratterizzato da atteggiamenti contrastanti verso l’opera tolkieniana: da un lato, appassionati veri, nerd della Terra di Mezzo che leggevano e approfondivano gli scritti e la poetica del professore oxfordiano; dall’altro lo snobismo di intellettuali, scrittori affermati e, soprattutto, case editrici che non erano interessati a quelle che consideravano semplici storie per bambini con orchi, draghi, maghi e stregoni come protagonisti. In mezzo, tante e inopportune “tirate per la giacchetta”: al di là dell’Atlantico, le generazioni del flower power, tra fine sessanta/inizio settanta, ersero Tolkien a paladino della Natura, dell’anti-militarismo e dei principi di amicizia e solidarietà tra i popoli. E non poche rock band di allora cominciarono a cimentarsi con testi facenti diretto riferimento alle opere del Professore (tra cui, per importanza, citiamo qui The Allman Brothers, King Crimson e addirittura Led Zeppelin).