Contemplando la pastorella...: Vindkaldr, "Ambient I" (2015)
11 dic 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: VINDKALDR
6 dic 2025
VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - CONCLUSIONI
E siamo giunti così al termine
del nostro viaggio!
Abbiamo considerato svariati sotto-generi metallici (doom, stoner, death, classic, symphonic-power, black) e non (rock, folk, ambient), fatto la spola tra le due sponde dell’Atlantico e girovagato in Europa, da ovest a est fino ad approdare, in ultimo, in Terra d’Albione. Dieci i Paesi toccati: Austria, Cile, Francia, Serbia, Polonia, Stati Uniti, Italia, Finlandia, Russia e Regno Unito.
1 dic 2025
GUIDA PRATICA PER METALLARI: SHOEGAZE - 10 ESSENTIALS
26 nov 2025
Capitolo 5 - UNA FRONTIERA UNDERGROUND NEL METAL ESTREMO: GLI UPCHUCK
Upchuck è una band di Atlanta (GA) composta da cinque elementi, nata da legami con lo skateboard, l'edilizia e la delinquenza adolescenziale. Formata nel 2018, la band è composta da Spuzz Dangus (chitarra), Hoffdog (chitarra), Armando Arrieta (basso), Chris Salado (batteria) e Kaila "KT" Thompson (voce), che sono allo stesso tempo rauchi e rivoluzionari, traendo spunto da influenze punk, garage rock, psichedelia, doom e hip hop.
21 nov 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: JÖTGRIMM
Come se niente fosse accaduto, Jötgrimm - "Gramessteig" (2015)
Abbiamo introdotto ai nostri lettori il filone del winter synth parlando di Jääportit, uno che in un certo senso ha lanciato il sasso e poi ritirato la mano, visto che dopo il seminale esordio "Kauan Koskematon" del 1999 avrebbe progressivamente abbandonato i lidi del dungeon synth per abbracciare un sound più ricco e contaminato dalle istanze del post-rock.
Sia quel che sia, con il tempo si sarebbe sviluppato un nuovo filone del dungeon synth tematicamente focalizzato sulla descrizione di mesti scenari invernali. Come successo per il dungeon synth, sarebbe nato un blog apposito (http://wintersynth.blogspot.com) auto-incaricatosi di definire e trattare questo sotto-genere musicale. E come per il dungeon synth, vi sarebbe stato un articolo introduttivo con tanto di definizione del genere (questo accadeva nel gennaio del 2013, poco meno di un anno dopo che la definizione di dungeon synth fosse stata ufficialmente coniata nel marzo del 2012).
18 nov 2025
COME IL METAL ITALIANO E' DIVENTATO SE STESSO - 50 dischi per conoscere il metal italiano (new edition available!)
16 nov 2025
FONDI DI DISCOGRAFIA: LIERS IN WAIT - "SPIRITUALLY UNCONTROLLED ART"
È mai possibile entrare nella
Storia del Metal Underground con all’attivo, praticamente, appena 17 minuti (dico-diciassette!)
di musica?!
La risposta che, di getto, ci
verrebbe da dare sarebbe, ovviamente, ‘NO’ ma gli svedesi Liers in Wait potrebbero
farci ricredere.
Agganciandomi all’omaggio che il nostro Dottore ha recentemente dedicato a Tomas ‘Tompa’ Lindberg, in cui i Liers In Wait sono giustamente citati, ho deciso di rispolverare per la nostra rubrica “Fondi di Discografia”, il mitico EP del 1992 della band di Gothenburg: “Spiritually Uncontrolled Art”. Di fatto, la loro unica pubblicazione riconosciuta (ci sarebbe anche un full lenght titolato “Deserts of Rebirth” ma non ci risulta di effettiva pubblicazione).
11 nov 2025
AN EVENING WITH...ATTILA CSIHAR - VOID OV VOICES (THE OLD CHURCH, LONDON - 30/10/2025)
Nonostante abbia già avuto modo di saggiare dal vivo il buon Attila sia con i Mayhem che con i Sunn O))) (peccato, a questo punto, esserselo perso con i Tormentor l’anno scorso al Cosmic Void Festival), non ho resistito alla tentazione di poter essere testimone oculare di una delle sue rare apparizioni in veste di solista.
6 nov 2025
VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - FELLOWSHIP_LA FORZA DELLA 'COMPAGNIA': QUANDO LA DIVERSITA' DIVENTA SALVEZZA
Viaggio nel metal 'tolkieniano' - 10) FELLOWSHIP - "The Skies Above Eternity" (2024)
A una quindicina di km a sud di
Chieti, in contrada…ehm…Porcareccia (territorio comunale di Bucchianico)
sorge La Contea Gentile, un progetto, ancora in progress, con il
quale alcuni appassionati tolkieniani hanno voluto ricreare, nella rigogliosa
campagna abruzzese, parte della Shire. E, in occasione di determinati
eventi che lì si organizzano, ci si veste da hobbit e si ripropongono
situazioni tipicamente ‘hobbitesche’.
Ecco, per quei raduni festosi, consigliamo ai simpatici amici abruzzesi di invitare a suonare i Fellowship perché, riteniamo, ci starebbero a pennello! Il five-piece dell’Essex, infatti, sulla loro pagina Bandcamp, descrive in questi termini la loro mission musicale: Il nostro obiettivo è fare del power metal classico e chitarristico in un modo che non ci renda troppo cringe (sic! N.d.R.). Inoltre, ci vestiamo come hobbit, quindi non sta andando molto bene! Speriamo che la musica compensi i costumi un po' ridicoli.
1 nov 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: HEDGE WIZARD
27 ott 2025
Capitolo 4 - UNA FRONTIERA UNDERGROUND NEL METAL ESTREMO: GLI MSPAINT
Ed invece no, o forse sì...Il quartetto di Hattiesburg, Mississippi, ha trascorso gli ultimi tre anni aprendo per artisti come Soul Glo e Gel con un fervore che va testa a testa con gli headliner. Ma gli MSPAINT non suonano hardcore, bensì synth-punk (così mi dicono), che è un genere improbabile e maledettamente contemporaneo. Sarà per questo che ho consumato la mezz'ora di "Post American" (2023)?
22 ott 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: ERANG
Nella terra delle cinque stagioni – Erang, “Within the Land of My Imagination I am the Only God” (2014)
Sono affezionato a “Within the Land of My Imagination I am the Only God”. Questo album fu il primo “flash” di dungeon synth moderno ad entrarmi nel campo visivo. E pensare che all'epoca ero fermamente convinto che il dungeon synth fosse un genere futile e velleitario, un'inutile propagazione di ideucce da quattro soldi di qualche black metallaro degli anni novanta...
Si era nel pieno della pandemia, in quel periodo stavo scrivendo molto sull’atmospheric black metal e ad un certo punto, per via degli algoritmi di YouTube, partì la riproduzione automatica di suddetto album. Oltre ad una copertina fantasy molto naive, a colpirmi fu il titolo, altrettanto naive: nel regno della mia immaginazione io sono l’unico Dio.
Quanto suonava Mortiis questa cosa! Il Mortiis paroliere di “Cosmic Keys of Time and Creation” e di “I am the Black Wizards”, il Mortiis fantasioso creatore di mondi immaginari con i suoi album solisti. E ho pensato, scuotendo la testa e con un sorriso di sufficienza sulle labbra, quanto nel corso degli anni il dungeon synth fosse rimasto uguale a se stesso e come niente fosse cambiato dagli anni novanta al 2014, anno di pubblicazione dell’album in questione.
17 ott 2025
"SONGS NO ONE WILL HEAR" - UN BIGLIETTO IN PRIMA FILA PER ASSISTERE ALLA FINE DEL MONDO!
Time to
learn to live with the fears that lie ahead
Time to hold our own, and meet our bitter end
Can we gather strength, surrender to our fate?
Or will the world collapse, will we never change?
Let's ride it out as the clock ticks down
Il 12 settembre scorso, mentre
gli ayreonauti di mezzo mondo (71 Paesi differenti rappresentati,
compresi 214 fortunati provenienti dal Bel Paese) si riunivano ad Ayreonland…ehm,
a Tilburg per l’”Amazing Flight
Through Time”, gli shows messi in piedi dal Lucassen Nazionale per la celebrazione dei 30 anni del viaggio ayreoniano (a proposito:
aspettiamo con trepidazione l’ennesimo, apposito, DVD sull’evento), ebbene,
quel giorno, per aggiungere gloria alla gloria, usciva anche il terzo album solista
del lungagnone di Hilversum (a distanza di ben 13 anni dal buonissimo “Lost
in the New Real”, datato 2012): “Songs No One Will Hear”.
Dopo un mese di ascolti pressoché continui da parte del sottoscritto, posso dire che questo album è la cosa migliore partorita da Arjen nell’ultimo decennio (diciamo dai The Gentle Storm di “The Diary” nel 2015).
12 ott 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: LORD LOVIDICUS
7 ott 2025
VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - SMOKE OF ISENGARD_PAROLE CORROTTE: GLI ORCHI E IL RUOLO DEL LINGUAGGIO NEL LEGENDARIUM
“Gli Orchi parlavano molte
lingue turpi, poiché essi prendevano parole da altri idiomi e le corrompevano a
loro uso; ma Sauron creò per loro una lingua unica, la Lingua Nera di
Mordor. Tuttavia essa non divenne mai lingua comune se non fra i suoi più
fidati servitori” (da “Il Signore degli Anelli” – Appendice F)
Lo diciamo subito: la razza degli orchi sono un problema spinoso. Un problema irrisolto dallo stesso Professore. Per oltre sessant’anni (dagli anni della Prima Guerra Mondiale fino ai primi ’70 circa) Tolkien se ne occupò. In particolare, a partire dagli inizi degli anni ’50, cercò di formulare una coerente teoria circa la loro genesi e il loro destino, ponendosi in merito domande cruciali (gli orchi sono redimibili? Possiedono il libero arbitrio?). Ben sei furono le formulazioni sul tema, nessuna delle quali, però, lo soddisfò causa la loro non perfetta armonizzazione con il resto del Legendarium (problema, quello dell'armonizzazione temporale degli accadimenti, che assillò Tolkien fino alla fine della sua vita). Non staremo qui né ad elencarle e/o spiegarle né a esprimerci su quali di esse ci pare la più probabile o convincente.
2 ott 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: TIL DET BERGENS SKYGGENE
All'ombra delle montagne - Til Det Bergens Skyggene, "Til Det Bergens Skyggene" (2011)
27 set 2025
COSMIC VOID FESTIVAL 2025 - LONDON, 20/09/2025
Sia qual che sia, ho avuto come l’impressione che la mossa andasse a confermare il basso profilo della proposta di questo anno che, oltre a presentare un bill decisamente meno accattivante del solito, non ha adottato la consueta formula multi-venue, accontentandosi di tenersi per intero al piccolo O2 Academy Islington e rinunciando dunque al ventaglio di locali offerto da Camden Town negli anni passati, ossia gli iconici Electric Ballroom, Underworld e Black Heart.
22 set 2025
UN COCCODRILLO PER GLI AT THE GATES: 'TOMPA' LINDBERG, MORTE DI UN'ANIMA ASSASSINATA
Ammiro molto gli At the Gates, almeno quelli dei primi quattro album, ma ora che non c'è più, avrei da chiedere scusa a Tomas "Tompa" Lindberg per una mia titubanza che ebbi nei loro confronti, poi superata in ragione della stima incondizionata nutrita per la band. A destare le mie preoccupazioni fu la copertina di “Terminal Spirit Disease”, con il logo della band che aveva perso i connotati metal e quel profilo di vetrata gotica in cui si inscriveva il nome...era il 1994, un periodo in cui molte band "tradivano" la causa del metallo e cambiavano casacca all'inseguimento di suoni più morbidi, contaminati e chissà, di un successo commerciale. E dunque, con gran delusione, li detti per debosciati, anche loro. Ma poi nel 1995 esce “Slaughter of the Soul" con una copertina slayeriana che mi fece rinascere la fiducia nella band. Lo stile era cambiato ma semplicemente per spostarsi su un thrash-death maturo e con l'obiettivo, centrato in pieno, di costruire un disco blitzkrieg con uno stile diretto e coraggiosamente esposto in strutture più semplici e timbri più “normali”. La tendenza di reflusso al thrash si sarebbe poi manifestata nei progetti a cui aderirono alcuni membri degli At the Gates, compreso Lindberg.
17 set 2025
Capitolo 3 - UNA FRONTIERA UNDERGROUND NEL METAL ESTREMO: I THIRDFACE
La band hardcore punk di Nashville pubblica un invito alle armi che potrebbe spingere anche i più acquiescenti ad agire ed è una segnalazione doverosa per tutti coloro che avessero una ventina di minuti da passare nella cattiveria nera delle periferie.
12 set 2025
COVENANT, "NEXUS POLARIS": GUIDA INTERGALATTICA PER AUTOSTOPPISTI AVVINAZZATI
Nel momento in cui scrivo non so ancora se andrò a vederli il prossimo 20 settembre al sempre apprezzabile Cosmic Void Festival, ma questo loro inaspettato ritorno, che peraltro ha suscitato un discreto clamore almeno fra i nostalgici degli anni novanta, ha rappresentato l’occasione perfetta per riprendere in mano il tomo in questione.
7 set 2025
VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - BATTLELORE_L'OMBRA DENTRO DI NOI
Viaggio nel metal 'tolkieniano' - 8) BATTLELORE - "The Return of the Shadow" (2022)
“L’Ombra di Morgoth si allungò
sull’intera Terra di Mezzo, e tutti i cuori ne furono turbati” (da “Il
Silmarillion”)
Poteva mancare l’amata Scandinavia
nella nostra Rassegna? Non sia mai…ed ecco che ci spostiamo in terra finnica,
più precisamente nella cittadina di Lappeenranta, Carelia meridionale, a
pochi km dal confine russo. Da qui provengono i Battlelore, seven-pieces
che, dopo uno iato di ben 11 anni, sono ritornati recentemente sul mercato con
il qui trattato “The Return of the Shadow”, sotto egida Napalm Records.
I nostri sono fautori di un buon symphonic-epic metal che rimanda ad acts quali Eluveitie, Epica e, ovviamente, ai connazionali Nightwish. La presenza della doppia voce, quella in growl di Tommy Mykkänen e quella soavemente pulita dell’affascinante Kaisa Joukhi, è uno dei tratti distintivi della proposta. Che, a livello lirico, pesca a piena mani dal fantasy e, soprattutto, dal Legendarium tolkieniano. Come si può notare, già in prima battuta, dall’ottima copertina dell’album in oggetto.
2 set 2025
UN OMAGGIO A BRENT HINDS (e un'analisi sulla carriera dei Mastodon)
Confesso che ho vissuto, come diceva Neruda, e che non ho considerato granché i Mastodon.
Per recuperare, vi propongo questa recensione non lineare che vuole essere, oltre ad un omaggio verso il defunto Brent Hinds, un'occasione per ripensare alla musica della band. Certo, vi potreste chiedere: “se non li conoscevi quasi, che omaggio dovresti fare?”. Beh, qui viene fuori un antico criterio con cui amplio le mie conoscenze metal, e musicali in generale: quando leggo in un altro, amico o sconosciuto, un entusiasmo genuino o un altrettanto genuino disappunto, mi precipito a esplorare quel che non conosco. Così accadde per gli Annihilator, quando uscì "Alice in Hell", e più recentemente per i Warning, ma potrei citare molti altri episodi, fino appunto ai Mastodon.
29 ago 2025
SACRAMENTUM - LA PARABOLA DEL CAOS SVEDESE (R.I.P. NISSE KARLEN)
Il black metal nasce convenzionalmente in Norvegia nonostante fossero svedesi certi importanti precursori (Bathory), alcuni primi esponenti (Abruptum) ed altre band di caratura notevole (Marduk, Dark Funeral, Dissection, Arckanum...).
La matrice svedese ha quasi sempre però avuto come correlato il debito pagato al death metal svedese, a quel tempo tutt'altro che estinto, e che anzi aveva appena vissuto la sua fase di consacrazione. Si era creato un polo artistico affollatissimo e influente che non solo rivaleggiava con quello classico USA, ma in quel periodo lo superava per spunti innovativi e adesioni...e questo è un dato che sarà “portato in dote” nel nascente movimento black metal.
25 ago 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: JÄÄPORTIT
Ai cancelli dell'Inverno Eterno: Jääportit - "Kauan Koskematon" (1999)
20 ago 2025
MINISTRY: ANCORA UNA VOLTA ALLA CORTE DI AL JOURGENSEN (LIVE AT ELECTRIC BRIXTON, LONDON - 11/08/2025)
15 ago 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: ESSOUPI
10 ago 2025
VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - WIND ROSE_IL PREZZO DELL'ORO: I NANI E LA MALEDIZIONE DEL POSSESSO
“Sebbene i Nani fossero duri e
tenaci, e i loro cuori difficili da corrompere, gli Anelli accrebbero in loro
l’avidità dell’oro, e spesso li portavano alla rovina e alla morte” (da “Il
Silmarillion”)
“I Nani hanno scavato troppo a
fondo e con troppa avidità. Sai cosa hanno risvegliato nell’oscurità di Khazad-dûm?
Ombra e fiamme...” (Saruman, da “Il signore degli Anelli”)
Se con i Khazaddum abbiamo trattato la razza dei Nani da un punto di vista della loro genesi, con le implicazioni che ne derivano (rapporto creazione/subcreazione, tendenza dell’Uomo ad amare oltre se stesso) oggi, con i pisani Wind Rose, ne parliamo da una prospettiva diversa. Quella delle loro caratteristiche, potremmo dire, ontologiche. E di come queste, sotto l’influenza nefanda degli Anelli del Potere, siano state foriere di tragedie.
5 ago 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: CASKET OF DREAMS
1 ago 2025
SCORPIONS - LIVE AT LUCCA SUMMER FESTIVAL (10/07/2025)
Assieme al latte del biberon. O, come per osmosi, semplicemente respirando. Degustati e digeriti più o meno in dosi omeopatiche sin dalla nostra neonatalità musicale.
Gli Scorpions.
Se, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, i Queen sono stati, per tantissimi di noi, una delle "porte" più utilizzate per approcciarsi al rock prima e al metallo dopo, gli Scorpions sono stati quella band che, volenti o nolenti, tutti noi abbiamo introiettato.
26 lug 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: GOTHMOG
Nelle paludi del Medioevo: Gothmog, "Medieval Journeys" (1998)
Riassunto delle puntate precedenti: i Mightiest sono una black metal band senza arte né parte. Tedeschi, attivi fin dagli anni novanta, non si sono distinti per una proposta particolarmente originale che si distaccasse in qualche modo dai canoni tipici del genere, ma hanno avuto il merito di far incontrare B.S. e Ral, i quali un giorno ebbero la bella idea di fondare i Depressive Silence, una delle realtà più importanti dell'intera saga del dungeon synth. Il duo avrà vita breve: nel 1997 i Depressive Silence già non esistevano più, ma il cammino dei due musicisti continuerà lungo vie separate (e parallele). Verranno infatti avviati altri due progetti importantissimi per le sorti e il consolidamento stilistico del dungeon synth: i Solanum e i Gothmog.
22 lug 2025
OZZY - L'ULTIMA MASCHERA
Si dice che avesse un profilo autistico. Cioè, che non
comunicasse affettivamente in maniera diretta, o non gli piacesse farlo, o non
sapesse farlo. E che non riuscisse bene a capire gli altri, come entrarci in
rapporto.
Ammettiamo che fosse davvero un po’ così; certe cose in effetti tornerebbero. Ozzy non sembrava voler comunicare con gli altri tramite il metal, ma che si mettesse in rapporto con gli altri dentro il metal. Da quel sentiero che lui ripercorre, come Hansel e Gretel per uscire dal bosco della strega, viene il fluido che ispira la nascita del genere. E dopo il dolore dell'abbandono e della solitudine viene la rabbia, che Ozzy sosteneva essere il vero motore emotivo del metal: la rabbia di doversi esprimere con qualcosa che non sia il mondo circostante, ma vada oltre.
21 lug 2025
VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - KHAZADDUM_L'AMORE OLTRE SE STESSI NELLA CREAZIONE DEI NANI
Viaggio nel metal 'tolkieniano' - 6) KHAZADDUM - "Plagues Upon Arda" (2017)
“[…] splendidi erano i saloni
dalle mille colonne a Khazad-dûm nei Tempi Remoti prima della caduta dei
potenti re della roccia profonda»." (Galadriel, “Il Signore degli
Anelli”, libro II, cap. VII)
Nelle prime cinque puntate
della nostra Rassegna abbiamo toccato diversi argomenti tramite gli album di cinque
band stilisticamente molto distanti tra loro e tutte provenienti da paesi
differenti (Austria, Cile, Francia, Serbia e Polonia).
E per questa sesta sezione, inizio della seconda metà del “viaggio” di Metal Mirror nel metal ‘tolkieniano’, continuiamo coerentemente questa tendenza: si cambia argomento, genere metallico e paese. La ‘combo’ prescelta sarà pertanto: Nani/(brutal) death/Stati Uniti.
16 lug 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: SOLANUM
Dalle ceneri del duo tedesco, scioltosi nel 1997, sarebbero infatti emerse le esperienze soliste dei due membri originari B.S. e Ral, ossia i Solanum e i Gothmog. Entrambi i progetti verranno inclusi nella nostra rassegna.
Partiamo dai Solanum di B.S., il quale ha preceduto di un anno il suo ex compare nel rilascio del suo debutto "discografico" in solitaria. La preziosa eredità dei Solanum si condensa nei pochi di anni di attività di inizio carriera: breve arco temporale in cui hanno visto la luce le due demo "Spheres of Time" del 1997 e "Spectral Poetry" del 1999, entrambi ottimi lavori che mettono allo scoperto il talento del loro autore nel maneggiare quelle sonorità che un giorno sarebbero state etichettate come dungeon synth.
11 lug 2025
KING DIAMOND + PARADISE LOST + UNTO OTHERS - LONDON, 01/07/2025
6 lug 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: BURZUM
1 lug 2025
NINE INCH NAILS - LIVE AT O2 ARENA, LONDON (18/06/2025)
Riuscirà il sottoscritto, in questa seconda serata, a resettare il sudore e i sorrisi degli amici Savatage ed impostare mente, corpo e soprattutto spirito sulle frequenze disturbate di Mr Self Destruct?
25 giu 2025
SAVATAGE, LIVE AT O2 SHEPHERD'S BUSH EMPIRE - LONDON (16/06/2025)
21 giu 2025
1995: LA NOSTALGIA DI UN ANNO D'ORO
"Quando c'è in ballo il passato, tutti diventiamo romanzieri" (Stephen King, da “Joyland”, 2013).
16 giu 2025
VIAGGIO NEL DUNGEON SYNTH: SECRET STAIRWAYS
Giù per le segrete scale: Secret Stairways, "Enchantment of the Ring" (1997)
Abbiamo aperto la nostra rassegna evocando la storia a lieto fine del compositore inglese Jim Kirkwood che, attivo fin dallo scorcio finale degli anni ottanta e dopo aver operato moltissimi anni nel quasi anonimato, un giorno del 2012, navigando per internet, apprese per caso di essere divenuto una autentica Leggenda per gli appassionati del dungeon synth (genere a lui fino ad allora sconosciuto), i quali lo avevano riconosciuto come precursore e padrino del genere.
Purtroppo non possiamo dire la stessa cosa di Matthew Davis, poli-strumentista americano che nella seconda metà degli anni novanta ha dato alla luce due lavori chiave e tutt'oggi grandemente celebrati negli ambienti del dungeon synth, ma che sarebbe morto suicida nel 2011, proprio un soffio prima che il genere venisse riscoperto e vivesse il suo rinnovato momento di popolarità. Questi due lavori, pubblicati rigorosamente in cassetta, rispondono ai nomi di “Enchantment of the Ring” (1997) e “Turning Point” (1999). Il primo in particolare verrà indicato come uno dei lavori più belli di sempre dell'epopea del dungeon synth e per questo il progetto dietro cui operava Davis, i Secret Stairways, diverrà un nome imprescindibile per la storia dell'intero genere.
11 giu 2025
VIAGGIO NEL METAL TOLKIENIANO - SKALD OF MORGOTH_LA NICHILISTICA VOLONTA' DI POTENZA DEL "MALE"
Viaggio nel metal 'tolkieniano' - 5) SKALD OF MORGOTH - "The Siege of Angband" (2017)
“E Melkor costruì una rocca e
un arsenale […] per resistere a ogni assalto che venisse da Aman. A comandare
quel luogo forte era Sauron, luogotenente di Melkor; ed esso era detto Angband”
(da “Il Silmarillion”, cap. III)
Chi conosce Tolkien, e/o chi ha seguito
la nostra Rassegna, si sarà reso conto come i personaggi inventati dalla
fervida mente del Professore non sono mai “tagliati con l’accetta” ma, al
contrario, presentano tutti una personalità fortemente problematica e
sfaccettata. Che, in base agli accadimenti che li coinvolgono, muta, si evolve.
Spesso facendoli diventare “altro” rispetto a come si erano presentati
inizialmente al lettore.
Detto questo, va anche
specificato che i classici “cattivi”, quelli malvagi tout court,
nel Legendarium non mancano.
Tenendo fede alla nostra metodologia, che vorrebbe dare una panoramica a 360° dell’universo tolkieniano, oggi ci piace soffermarci su una band che, sin dal monicker, pare programmaticamente voler celebrare questo lato del mondo secondario inventato dal filologo inglese.


















































